Il miele di Cereglio

Serafini Lejlo Jonas

Dopo aver chiuso la sua attività di elettricista a causa della crisi del 2008-2009, Serafini ha trovato una nuova passione nell’apicoltura. Inizialmente, ha assistito un amico nel gestire alcune arnie abbandonate e ha scoperto un improvviso interesse per questa attività. Grazie alla presenza di molta flora e al successo del primo anno, ha deciso di investire nella sua nuova carriera di apicoltore.

Ha affrontato la sfida imparando attraverso corsi e investendo in attrezzature come arnie, famiglie di api e regine. Ha visto nel miele una possibilità di guadagno, sia vendendolo direttamente che tramite grossisti. Questo gli ha permesso di avviare un’altra attività che gli ha consentito di rimanere a casa sua e di mantenere un senso di stabilità e connessione con la sua famiglia e la sua comunità locale.

La transizione di Serafini dall’elettricista all’apicoltore non solo gli ha offerto una nuova fonte di reddito, ma anche una nuova passione che gli ha permesso di rimanere radicato nella sua casa e nel suo territorio.

Serafini Lejlo affronta diverse questioni legate alla produzione e alla commercializzazione del miele. Egli esprime opinioni e preoccupazioni riguardo alla qualità del miele, alle pratiche di produzione e alla concorrenza sul mercato. Parla della necessità di avere un alto livello di fioritura monoflora per ottenere un miele di qualità, ma evidenzia anche le sfide legate all’inquinamento e alla manipolazione del prodotto da parte di alcuni produttori. Nel corso dell’intervista, discute anche delle preferenze dei consumatori riguardo alle varietà di miele, citando il Castagno come esempio. Infine, sottolinea che il tema è molto complesso e richiederebbe un’analisi più approfondita.

La descrizione del rapporto appassionato di Serafini Lejlo con il miele e la sua dedizione nel garantire la qualità del prodotto paragona la sua conoscenza approfondita del miele al ruolo di un sommelier nel mondo del vino.
Lejlo si impegna nella produzione di un miele di alta qualità, facendo analizzare il prodotto per assicurarsi della sua purezza e autenticità. Si fa riferimento anche alle sfumature di colore del miele, che possono variare a seconda della fioritura e della zona di produzione. Infine, si sottolinea l’importanza di mantenere elevati standard di pulizia e qualità per garantire la vendita del miele come monoflora, mentre i mieli miscelati vengono trattati come millefiori, offrendo così una vasta gamma di prodotti agli acquirenti.

Lejlo parla del processo di alimentazione delle famiglie di api durante la fioritura, evidenziando la necessità di prevenire la sciamatura, un fenomeno naturale che può avvenire quando le colonie sono sovraffollate o in condizioni di malessere. Descrive dettagliatamente il complesso processo decisionale delle api all’interno della colonia, che può influenzare la sciamatura. Inoltre, menziona l’uso di escluditori di regina per evitare che le api depositino il miele nei melari destinati alla raccolta. Conclude sottolineando la complessità dell’apicoltura e l’importanza di un’attenta osservazione delle colonie per prevenire problemi e garantire una produzione di miele di qualità.

La situazione ambientale per le api è complessa. Si segnala l’arrivo della Vespa velutina, una specie invasiva proveniente dalla Cina, che ha creato problemi significativi per le colonie di api. Questa vespa si posiziona di fronte alle arnie e impedisce alle api di uscire per raccogliere il polline e il nettare, compromettendo così la produzione di miele. Per contrastare questa minaccia, è necessario utilizzare trappole per catturare le regine e prevenire la formazione di nuovi nidi.

Inoltre, c’è il problema della Varroa destructor, un parassita che attacca le api succhiando loro la linfa vitale e compromettendo la salute delle colonie. Per combattere la Varroa, sono necessari trattamenti con acido ossalico o altre sostanze.

Altri fattori che influenzano la salute delle api includono l’inquinamento ambientale e la diffusione di malattie importate. Il nomadismo delle api per la loro impollinazione è un’altra pratica che comporta rischi, poiché le api possono venire a contatto con pesticidi nocivi durante la loro ricerca di fonti di cibo.

Tuttavia, in alcune aree, come quella descritta da Serafini Lejlo Jonas, la situazione è migliore, con un approccio più sostenibile e biologico all’apicoltura. Questo tipo di pratica riduce l’esposizione delle api a pesticidi e altre sostanze dannose, migliorando così la loro salute complessiva.

In conclusione, la situazione delle api è influenzata da una serie di fattori, tra cui l’arrivo di specie invasive, parassiti, inquinamento e pratiche agricole. È fondamentale adottare misure appropriate per proteggere le api e garantire

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