Michelangelo Pellegrino – Biografia Artistica

Michelangelo Pellegrino, oboista bolognese di rilievo, si distingue per un percorso musicale ricco, articolato e coerente, testimone di una profonda dedizione all’oboe e alla diffusione della cultura musicale tra le giovani generazioni.

Michelangelo Pellegrino oboista si è diplomato con brillantezza al Conservatorio di Bologna nel 1989. Ha poi perfezionato la sua arte con due grandi interpreti: Paolo Grazia (Teatro Comunale di Bologna) e Paolo Pollastri (Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia).

Già attivo dal 1985 nell’Orchestra da Camera di Bologna, Michelangelo Pellegrino oboista ha collaborato in seguito con il Collegium Musicum dell’Università di Bologna, esibendosi come solista in Italia, Francia, Germania, Olanda e altri paesi europei.

Dal 1995 al 2005 è stato Primo Oboe della compagnia di operetta “Fantasia in Re”, portando la sua musica nei principali teatri d’Italia. In ambito discografico, ha inciso Geometria dell’abisso con il Kaos Ensemble, diretto da Alfredo Impullitti, vincendo il 1º premio al concorso Iceberg nel 1998.

Michelangelo Pellegrino oboista è anche diplomato in Didattica della Musica e abilitato all’insegnamento nelle scuole secondarie. Ha insegnato presso la Scuola “G. Sarti” di Faenza (1996–1998) e attualmente è docente presso la Scuola Media a Indirizzo Musicale “V. Neri” di Pianoro, dove numerosi suoi allievi si distinguono in concorsi nazionali e internazionali.

Nel 2006 ha ideato “Media in Musica in Teatro”, una rassegna che ha coinvolto oltre 1600 studenti nella prestigiosa cornice del Teatro Comunale di Bologna. Nello stesso anno ha creato il Corso Musicale “Valbonella”, che riunisce ogni anno circa 100 bambini e ragazzi, culminando in un concerto nella chiesa di S. Piero in Bagno.

Nel 2007 fonda la Scuola di Musica “Alfredo Impullitti” di Pianoro, l’Orchestra Infantile e l’Orchestra Giovanile omonime. Quest’ultima ha riscosso grande successo nel concerto del 13 giugno 2008 al Teatro Comunale di Bologna.

Michelangelo Pellegrino oboista si conferma quindi figura centrale nella promozione della cultura musicale in Emilia-Romagna, capace di coniugare esperienza concertistica, spirito didattico e progettualità educativa

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