Marisa Darfi Tradizione e Fede a Cereglio

La Festa della Madonna della Misericordia a Cereglio, celebrata l’11 agosto 2024, è un momento di grande importanza per la comunità, una tradizione che si tramanda da generazioni e che rappresenta un forte legame tra passato e presente. Tra le persone che hanno contribuito a mantenere viva questa tradizione c’è Marisa Darfi, una figura chiave nella storia della parrocchia.

Marisa Darfi, nata il 22 novembre 1946, ha dedicato gran parte della sua vita alla comunità parrocchiale, seguendo le orme del padre, Adelmo Darfi, che per molti anni ha servito come sacrestano. Adelmo, con dedizione e passione, ha collaborato con diversi parroci, contribuendo a mantenere vive le tradizioni della chiesa. Quando la salute lo ha costretto a lasciare il ruolo, è stata Marisa a prendere il suo posto, continuando con lo stesso impegno e amore per la sua comunità.

Marisa racconta che la Festa della Madonna della Misericordia era già una tradizione consolidata prima che lei prendesse parte attiva nella vita della parrocchia. Persone come suo padre, Giorgio Serra, Mino Mei e Facchini Germano hanno svolto un ruolo cruciale nel mantenere viva questa tradizione.

All’inizio degli anni ’90, Marisa ha cominciato a collaborare strettamente con i parroci dell’epoca, tra cui Don Mauro (dal 1997), Don Paolo (dal 2001), Don Silvano e, più recentemente, Don Franco. Nonostante le difficoltà personali e i cambiamenti nella chiesa, Marisa ha continuato a svolgere i suoi compiti con dedizione, assicurandosi che ogni aspetto della vita parrocchiale fosse curato con attenzione.

Il suo impegno è andato oltre il semplice ruolo di sacrestano. Marisa si è occupata di tutto, dalle chiavi della chiesa all’altare, dagli uffici parrocchiali al suono delle campane durante i funerali, un gesto che ha sempre portato con sé un profondo significato per la comunità. Purtroppo, nel 2023, a causa di problemi di salute, Marisa ha dovuto interrompere il suo servizio, ma il suo contributo e la sua presenza sono rimasti un esempio di dedizione per tutti.

Anche se non può più svolgere il ruolo di sacrestano, Marisa non ha mai abbandonato la sua comunità. Continua a essere presente, offrendo il suo aiuto quando possibile, dimostrando che il legame con la parrocchia non si spezza facilmente. La sua storia è un esempio commovente di come il servizio e la tradizione possano attraversare le generazioni, influenzando profondamente la vita parrocchiale e la comunità di Cereglio.

Le immagini della Festa della Madonna della Misericordia testimoniano non solo la bellezza di questa tradizione, ma anche l’importanza del contributo di persone come Marisa Darfi, il cui impegno ha mantenuto viva la fiamma della fede e della comunità.

Francesco Indello

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