Nella tranquilla e affascinante località di Liserna, dove il passato si fonde con il presente in un abbraccio caloroso, sussiste una storia avvincente che racconta delle radici profonde di questa pittoresca comunità.
Il nome di Liserna, così suggestivo e misterioso, potrebbe avere origini lontane, forse legate a un antico riferimento a “Lucerna,” come suggerisce la leggenda tramandata di generazione in generazione. La storia di questa zona inizia a prendere forma con l’antico tempio pagano che una volta sorgeva qui, in prossimità del Castello di Capriglia, che oggi purtroppo è scomparso nel passato, inghiottito dalla terra a causa di una frana devastante.
Questo tempio pagano, un luogo di culto e mistero, cadde in rovina a causa delle forze della natura, ma la sua eredità spirituale non andò perduta. In un atto di rinnovamento e fede, il tempio fu consacrato a San Lorenzo, il martire cristiano, simbolo di perseveranza e sacrificio.
Verso l’anno Mille, una nuova chiesa sorse in questa terra, conosciuta come “S. Lorenzo di Lucerna.” Questa chiesa aveva un soffitto a travate, che richiamava alla mente la maestosità della chiesa di San Stefano a Bologna. Qui, la comunità di Liserna si riuniva per pregare e trovare conforto spirituale. In quel tempo, la Parrocchia di Liserna abbracciava circa 20 famiglie e ospitava una popolazione di circa 150 persone.
La storia di Liserna si intrecciò con quella di Vergato, una località situata non lontano, che prima del 1123 era sotto il dominio dei Conti di Panico e poi passò sotto il governo di Bologna. Nonostante ciò, Vergato era considerata una “località di Liserna.” Era un centro vitale, un luogo di ospitalità e alloggio per coloro che percorrevano la strada transappenninica e per i lavoratori che contribuivano allo sgombero del legname, destinato alla città di Bologna.
Con il passare dei secoli, Vergato iniziò a emergere come un importante centro economico, ospitando attività commerciali, alberghiere e notarili. Tuttavia, Liserna mantenne la sua importanza come centro comunale e parrocchiale, con i residenti di Vergato che dovevano recarsi a Liserna per gli adempimenti religiosi e i sacramenti.
Le tensioni emersero nel 1585 quando i Vergatesi chiesero di essere separati da Liserna per il loro benessere e la loro tranquillità. Dopo un periodo di liti e discussioni, nel 1586 ottennero la loro indipendenza e la separazione dalla Parrocchia di Liserna.
Ogni anno, il 10 agosto, un flusso di pellegrini provenienti dalle montagne circostanti si riversa a Liserna per celebrare la festa di San Lorenzo, un momento di comunione spirituale e gioia.
Nel corso dei secoli, l’edificio principale della chiesa di San Lorenzo si deteriorò, e la comunità decise di trasferire il culto in una modesta cappella, che pur essendo priva di lusso e forme architettoniche, mantenne viva la fiamma della fede. Fu solo intorno al 1860 che gli abitanti e il parroco si unirono per costruire la chiesa attuale, che oggi rappresenta un simbolo di resilienza e devozione.
Il fervore religioso della comunità, unito all’impegno dei parroci nel corso dei decenni, ha portato a importanti restauri della Chiesa di San Lorenzo, del campanile e della canonica negli anni ’80. Nel 2013, un altro atto di devozione ha visto la bonifica del luogo dall’amianto presente nella struttura.
Oggi, la Chiesa di San Lorenzo a Liserna è un luogo di pace e raccoglimento, un simbolo della forza della comunità e della sua fede ininterrotta attraverso i secoli.