Gregory Bonfatti Tenore

Gregory Bonfatti è un tenore di grande talento e versatilità, il cui percorso artistico si distingue per il suo impegno, la sua formazione eclettica e le numerose collaborazioni con figure di spicco nel mondo della musica lirica. La sua carriera inizia con una solida formazione musicale presso il Conservatorio di Ferrara, dove consegue il diploma in Canto, dimostrando subito il suo talento vincendo il concorso indetto dall’Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Il suo debutto come Don Ramiro in “Cenerentola” sotto la direzione del M° B.Aprea segna l’inizio di una promettente carriera.

Sin dai primi anni, Bonfatti studia con il M° Paride Venturi, e successivamente si diploma sotto la guida della Mª Clotilde Ronchi, dimostrando un impegno costante nel perfezionare la sua tecnica vocale. Oltre al canto, ha conseguito il diploma in Pianoforte presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e ha partecipato a numerosi concorsi pianistici, ottenendo sempre posizioni di rilievo. Questa versatilità nel canto e nella musica lo rende un artista completo, capace di esplorare diverse sfaccettature dell’arte musicale.

La carriera di Bonfatti è caratterizzata da una serie di collaborazioni prestigiose con artisti di fama internazionale, tra cui Placido Domingo, Ruggero Raimondi, Mariella Devia, Leo Nucci, e molti altri. Ha avuto l’onore di essere diretto da direttori d’orchestra di fama mondiale, come Riccardo Muti, Daniele Gatti, Daniel Harding, e altri, dimostrando la sua capacità di adattarsi a diverse interpretazioni musicali.

Non meno importante è stata la sua collaborazione con registi di fama indiscussa, tra cui Piero Faggioni, Robert Carsen, Woody Allen e molti altri. Questi incontri hanno arricchito il suo repertorio e la sua comprensione della drammaturgia musicale.

Negli anni più recenti, Bonfatti ha continuato a distinguersi in produzioni liriche di alto livello, partecipando a spettacoli e concerti in molte parti del mondo. Ha debuttato in ruoli importanti, come Camille de Rossillon in “La vedova allegra” e Don Basilio ne “Le nozze di Figaro”. Le sue performance sono state accolte con entusiasmo dal pubblico e dalla critica.

La sua discografia riflette la sua vasta esperienza nel mondo della musica classica, con registrazioni di opere di autori come Verdi, Mozart, Puccini e altri. Ha anche partecipato a registrazioni video di spettacoli in cui ha recitato.

Gregory Bonfatti è un tenore che incarna l’eleganza e la raffinatezza dell’arte musicale. La sua voce e la sua versatilità, unite alla sua dedizione e alla sua vasta formazione, lo rendono un artista di grande prestigio e talento nel mondo dell’opera.


Curriculum Gregory Bonfatti-attività artistica 2023

Espressioni Creative: Il Curriculum Artistico di Gregory Bonfatti (2023


Concerto Passione in Musica del 28 Ottobre 2023 Teatro Mazzacurati 1763

Riassunto dell’Indimenticabile Concerto di Musica Vocale da Camera al Teatro Mazzacorati di Bologna

Momenti del concerto di Musica Vocale da Camera che si è tenuto al Teatro Mazzacorati di Bologna. Questo straordinario evento ha visto due eccellenti musicisti, il M° Stefano Malferrari e il M° Gregory Bonfatti, portare in vita il celebre ciclo di lieder “Dichterliebe” di Robert Schumann, scritto nel 1840 e tratto dalle poesie di Heinrich Heine.

Ecco alcuni dei momenti salienti dell’evento:

  • I due musicisti hanno dimostrato un’incredibile maestria nel rendere omaggio a Schumann e Heine, catturando l’essenza delle poesie attraverso la loro interpretazione musicale.
  • La Direttrice Artistica della stagione “Passione in musica,” Francesca Pedaci, ha creato un’atmosfera incantevole e ha reso l’evento ancora più speciale.
  • La location del Teatro Mazzacorati ha contribuito a creare un’ambientazione unica per questa straordinaria serata di musica classica.

Ecco alcune delle bellissime foto del concerto, catturate da Luca Nicoli:


E per rivivere l’emozione dell’evento, ecco un video che cattura l’atmosfera unica di questa indimenticabile serata:

An die ferne Geliebte, Op. 98 è un ciclo di sei canzoni scritte da Ludwig van Beethoven nel 1816. Questa composizione è nota per essere una delle prime cicli di canzoni mai scritte, in cui i vari movimenti sono collegati da un tema comune o da una storia continua.

Il titolo, tradotto in italiano, significa “Alla lontana amata”. La composizione è stata dedicata al baritono Joseph von Stadler, ed è stata ispirata dai sentimenti romantici e dalla nostalgia. Il testo è stato scritto da Alois Isidor Jeitteles.

Queste canzoni rappresentano un momento significativo nella storia della Lied tedesca (la canzone tedesca), poiché Beethoven le ha concepite come un’unità coerente anziché singole canzoni indipendenti. La composizione è spesso eseguita da un cantante con accompagnamento di pianoforte.

L’Improvviso in sol bemolle maggiore, D. 899, n. 3 è una composizione del compositore austriaco Franz Schubert. Questa è la terza delle quattro improvvisi, o impromptus, che Schubert scrisse per pianoforte solo. Questi brani sono conosciuti anche come i “Quattro Impromptus, Op. 90” o “Drei Klavierstücke” (Tre pezzi per pianoforte), dato che il titolo “Impromptu” fu aggiunto in seguito alla pubblicazione.

L’Improvviso in sol bemolle maggiore è caratterizzato da un tema principale elegante e cantabile, seguito da variazioni e sviluppi. La struttura tipica degli impromptus di Schubert comprende un’introduzione, una sezione principale e una coda. Questo brano è noto per la sua bellezza melodica, la ricchezza armonica e l’abilità di Schubert nel creare atmosfere emotive con il pianoforte.

Come molte composizioni di Schubert, l’Improvviso in sol bemolle maggiore è un capolavoro del repertorio pianistico e viene spesso eseguito nei concerti e registrato da pianisti di tutto il mondo.

L’Improvviso in mi bemolle maggiore, D. 899, n. 2 è un brano per pianoforte scritto da Franz Schubert. Questa è la seconda delle quattro composizioni conosciute come gli “Impromptus, Op. 90” o “Drei Klavierstücke” (Tre pezzi per pianoforte), poiché il termine “Impromptu” è stato aggiunto in seguito alla pubblicazione.

Questo improvviso è caratterizzato da un’introduzione delicata e un tema principale che viene esposto e poi sviluppato attraverso una serie di variazioni. Schubert è noto per la sua abilità nell’intrecciare melodie fluide e armonie ricche, e questo brano è un esempio di queste caratteristiche distintive.

L’atmosfera dell’Improvviso in mi bemolle maggiore può variare da momenti più delicati e intimi a sezioni più energiche e appassionate. Come molte opere di Schubert, questa composizione offre sfumature emotive e offre al pianista l’opportunità di esplorare una vasta gamma di colori e espressioni.

È un brano apprezzato nel repertorio pianistico e viene spesso eseguito in recital e registrato da pianisti di talento.

La “Romanze in Fa maggiore, Op. 85, No. 1” di Johannes Brahms è un brano per pianoforte. In generale, la musica strumentale di Brahms è spesso caratterizzata da una profondità emotiva, complessità armonica e una riflessione sulla tradizione musicale.

Per quanto riguarda la “Romanze in Fa maggiore”, essa è caratterizzata da un’espressione lirica e da un carattere melodico distintivo. Le opere di Brahms spesso esplorano una gamma di emozioni, e questo brano in particolare potrebbe trasmettere un senso di intimità e riflessione tipico delle sue composizioni.

Tuttavia, va notato che Brahms stesso non forniva dettagli specifici sulla “trama” o sul “significato” delle sue opere strumentali. Le interpretazioni possono variare a seconda dell’ascoltatore e dell’artista che esegue la composizione. Gli ascoltatori sono incoraggiati a sperimentare la musica di Brahms in modo personale, lasciando che essa evochi emozioni e pensieri individuali.

Premessa: Portare in vita il celebre ciclo di lieder “Dichterliebe” di Robert Schumann richiede una combinazione di competenza musicale, interpretazione emotiva e comprensione del contesto storico e letterario in cui è stato composto. Ecco alcune informazioni importanti su “Dichterliebe” e su come potrebbe essere reso in vita:

1. “Dichterliebe” è un ciclo di lieder composto da Robert Schumann nel 1840. Il ciclo è costituito da 16 canzoni, o lieder, e si basa su poesie del poeta tedesco Heinrich Heine. Queste canzoni rappresentano una profonda esplorazione dei temi dell’amore, della passione e dell’alienazione.

2. Per portare in vita “Dichterliebe”, è essenziale comprendere il testo delle poesie di Heine e come Schumann ha adattato musicalmente queste poesie. Ogni lied dovrebbe essere interpretato in modo sensibile, tenendo conto delle sfumature dell’espressione emotiva e delle intenzioni del compositore.

3. La scelta di un interprete vocale è fondamentale. Un cantante deve essere in grado di comunicare le emozioni profonde presenti nelle canzoni. La voce e l’interpretazione devono essere in grado di trasmettere la bellezza e la complessità delle composizioni.

4. L’accompagnamento pianistico è altrettanto importante. Il pianista deve essere in grado di comprendere la struttura musicale e le sfumature dell’accompagnamento e collaborare strettamente con il cantante per creare un’interpretazione convincente.

5. Il contesto storico e letterario è cruciale per una corretta interpretazione. Schumann ha composto “Dichterliebe” durante un periodo di profonda crisi emotiva, e le poesie di Heine riflettono il Romanticismo dell’epoca. La conoscenza di questi contesti può arricchire l’interpretazione.

6. La programmazione di un concerto o una rappresentazione di “Dichterliebe” dovrebbe essere accuratamente pianificata per garantire che l’interpretazione abbia un pubblico adatto e che sia creata un’atmosfera adatta alle emozioni e ai temi trattati nel ciclo di lieder.

7. L’ascolto di registrazioni storiche e moderne di “Dichterliebe” può essere utile per ottenere ispirazione e per comprendere come artisti diversi hanno interpretato questa opera nel corso degli anni.

In definitiva, portare in vita “Dichterliebe” di Schumann richiede un’approfondita comprensione musicale e interpretativa, oltre a una profonda empatia per i temi romantici ed emotivi trattati nel ciclo di lieder. Un’interpretazione accurata e appassionata può trasmettere l’essenza di questa straordinaria composizione al pubblico.


Zueignung è la prima canzone del ciclo di Lieder (canzoni) op. 10 di Richard Strauss. Questo ciclo fu composto nel 1885-1886 ed è una delle prime opere importanti di Strauss. La parola “Zueignung” può essere tradotta in italiano come “dedica” o “offerta”.

La canzone è scritta per voce e pianoforte, e il testo è stato fornito da Hermann von Gilm, un poeta austriaco. “Zueignung” è particolarmente noto per il suo lirismo appassionato e il suo potente climax musicale. Il testo parla di un’appassionata dedica d’amore e di come l’amore possa ispirare e dare significato alla vita.

La canzone inizia con le parole “Ja, du weißt es, teure Seele” (“Sì, lo sai, anima cara”), ed esprime sentimenti di devozione, dedizione e gratitudine. La musica di Strauss sottolinea ed enfatizza le emozioni del testo, creando un’esperienza intensa e coinvolgente per l’ascoltatore.

“Zueignung” è diventato uno dei Lieder più amati di Strauss e è spesso eseguito in recital e registrazioni di canto classico.

La “Romanze in Fa maggiore, Op. 85, No. 1” di Johannes Brahms è un brano per pianoforte. In generale, la musica strumentale di Brahms è spesso caratterizzata da una profondità emotiva, complessità armonica e una riflessione sulla tradizione musicale.

Per quanto riguarda la “Romanze in Fa maggiore”, essa è caratterizzata da un’espressione lirica e da un carattere melodico distintivo. Le opere di Brahms spesso esplorano una gamma di emozioni, e questo brano in particolare potrebbe trasmettere un senso di intimità e riflessione tipico delle sue composizioni.

Tuttavia, va notato che Brahms stesso non forniva dettagli specifici sulla “trama” o sul “significato” delle sue opere strumentali. Le interpretazioni possono variare a seconda dell’ascoltatore e dell’artista che esegue la composizione. Gli ascoltatori sono incoraggiati a sperimentare la musica di Brahms in modo personale, lasciando che essa evochi emozioni e pensieri individuali.

Siamo grati a tutti coloro che hanno partecipato a questo concerto e hanno reso l’evento così speciale. La musica classica ha il potere di toccare il cuore e l’anima, e questa serata è stata un’esemplificazione perfetta di ciò che rende la musica così straordinaria.

Grazie ancora a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo evento indimenticabile, e speriamo di vedervi presto in futuro per altre esperienze musicali emozionanti al Teatro Mazzacorati 1763 di Bologna.

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