Negli ultimi giorni sono stato a Montese e ho fatto visita a Carlo Bazzani. Durante la nostra conversazione, Carlo mi ha parlato di suo padre e dei Montesini durante il periodo della guerra, raccontandomi la storia di suo padre.
Carlo Bazzani è nato a Pavullo nel Frignano il 5 maggio 1959. Suo padre, Graziano Bazzani, nato il 13 gennaio 1922, è stato un reduce della Seconda Guerra Mondiale, combattendo nel conflitto dal 1940 al 1945. Ha trascorso due anni nelle isole greche di Cefalonia e Corfù. Dopo l’8 settembre 1943, fu arrestato dai tedeschi e portato nel campo di concentramento Stalag III D a Berlino. Alla fine della guerra, nel 1945, fu liberato dall’Armata Rossa e tornò a casa pesando solo 42 kg.
Il percorso affrontato dal padre di Carlo fu condiviso da 16 Montesini, ma non tutti ebbero la fortuna di tornare a casa. Alcuni morirono in Grecia, mentre altri, come Graziano, riuscirono a tornare dopo essere stati nei campi di concentramento. Quando i reduci tornarono a casa, costruirono un monumento davanti all’asilo di Montese per commemorare i caduti e i sopravvissuti.
Graziano Bazzani è morto l’8 maggio 1993. Dopo la sua morte, Carlo andò nella casa dove suo padre viveva da giovane e trovò una valigia di legno che portò con sé. Inizialmente, non la aprì, ma durante la pandemia del 2020 decise di esaminarla e vi trovò numerosi documenti che raccontavano il percorso del padre: foto, cartoline e persino il testo di una canzone che Graziano aveva trascritto.
L’anno scorso, a causa dell’alluvione, Carlo si recò a Modigliana, dove incontrò un cantautore locale. Raccontandogli del testo della canzone, il cantautore ne fu incuriosito e chiese di leggerlo. Qualche mese fa, Carlo ricevette notizia che la canzone era pronta per essere cantata: il cantautore, Roberto Budrioli, aveva composto la musica e leggermente modificato alcune parole, mantenendo comunque la linea originale cantata dai prigionieri in Germania.
Il 22 settembre 2024, durante un evento a Montese, Oberto Budrioli presenterà questo brano. La giornata vedrà anche la partecipazione della banda di Fognano, gemellata con quella di Montese, che suonerà un brano dell’artiglieria.
Per l’occasione, è stato preparato un pannello con l’aiuto di Fernanda Bernardoni, che ha curato la raccolta di testimonianze e fotografie, con il supporto di Walter Bellisi. Queste testimonianze sono state considerate molto importanti per l’evento, e la mostra organizzata nella ghiacciaia di Montese presenterà 32 pannelli di proprietà di Orazio Pavignani che raccontano la storia di Cefalonia, delle isole greche e della Divisione Acqui, di cui faceva parte Graziano Bazzani. Un pannello sarà dedicato specificamente ai sedici ragazzi di Montese.
Infine, il 20 settembre potrebbe essere istituita a livello nazionale la Giornata degli Internati Militari Italiani (IMI), in onore di quegli italiani che, dopo l’8 settembre, furono arrestati come traditori dai tedeschi, non considerati prigionieri di guerra e internati nei campi di concentramento.