Claudio Romano l’Ape Maia

La storia di Claudio Romano, nato il 22 gennaio 1968 a Laveno Mombello, provincia di Varese, sulle rive del lago Maggiore, è un affascinante viaggio attraverso il mondo dell’intrattenimento che ha avuto inizio fin da giovane.

Fin dall’età di 6 anni, Claudio si è trovato immerso nel mondo dello spettacolo, ispirato dal personaggio di Pierino la Peste, interpretato da Alvaro Vitali, un noto attore e cabarettista italiano. La sua prima esperienza sul palco avvenne presso la radio di Laveno, dove Claudio, ancora un bambino, iniziò a dare vita a Pierino durante le trasmissioni radiofoniche. La sua passione per l’arte dell’interpretazione non conosceva limiti, e presto questa esperienza si trasferì anche alla televisione privata.

A soli sei o sette anni, Claudio si ritrovò sullo schermo di una trasmissione per bambini, aprendo un nuovo capitolo della sua vita. Per un periodo significativo, fino all’età di 8-9 anni, Claudio continuò a portare avanti il personaggio di Pierino la Peste. La particolarità di questa fase era che Claudio improvvisava completamente, senza uno straccio di copione o linee guida prestabilite. Entrava in scena come disturbatore durante la presentazione del programma chiamato “Giochiamo Insieme.

Questo programma, gestito dai membri della famiglia di Claudio, inclusi i suoi fratelli e lo zio, che lavoravano nella radio e televisione, creò un ambiente familiare che contribuì in modo significativo alla sua crescita nel mondo dell’intrattenimento. Il mix unico di esperienze, unito al fatto che suo padre era un attore teatrale con esperienze accanto a nomi illustri come Dario Fo e Franca Rame, formò le radici profonde della storia di Claudio.

Immaginatevi, quindi, un bambino molto piccolo, senza copioni, che irrompe come disturbatore in un programma chiamato “Giochiamo Insieme”. È da questo punto di partenza che la passione di Claudio per l’intrattenimento ha iniziato a prendere forma. Crescendo in questo ambiente stimolante, ha intrapreso un percorso che ha segnato la sua vita, aprendo la strada a una carriera nel mondo dello spettacolo.

Claudio, mi raccontava spesso di quei tempi, quando avevo circa 16 anni. La mia vita, mi diceva, era intessuta di strette amicizie adolescenziali. Ogni fine settimana, o in quei momenti fortuiti in cui ci trovavamo tutti insieme sui muretti del quartiere, la compagnia era sempre numerosa. Era un’epoca antecedente alla diffusione dei cellulari, un periodo in cui le chiamate non erano necessarie perché bastava trovarsi di persona.

Le opportunità per trascorrere il tempo libero erano molteplici, e gli inviti giungevano da ogni direzione. Sembrava quasi che diverse compagnie aeree volessero portarmi in giro per nuove avventure. Tuttavia, c’era una compagnia che non sempre aveva l’approccio giusto: quella che con entusiasmo esclamava, ‘Dai, vieni con noi, così ci fai ridere’.

Nonostante la tentazione di unirmi a loro, riuscii a resistere. Non volevo diventare il pagliaccio di turno, sacrificando la mia autenticità solo per divertire gli altri. Preferivo essere spontaneo nelle sciocchezze che facevo, senza dover indossare una maschera solo per il loro intrattenimento. In fondo, volevo essere me stesso, anche se ciò significava rinunciare a certi momenti sociali. La mia autenticità era per me più importante del desiderio di adattarmi a un ruolo che non rifletteva la mia vera natura.

Negli anni ’90, qualche anno prima, tramite TV Sorrisi e Canzoni Italiane, acquistai delle copie e ritagliai i coupon per partecipare a un programma televisivo chiamato “San Novanta”. Da quel momento, sono stato contattato e gli stessi produttori mi dissero di non inviare più nulla, poiché ne avevo già inviati molti.

Mi fecero fare la puntata Zero, che non andò in onda. L’intera puntata era dedicata a promuovere il programma. Visto il personaggio che avevo inventato, fui contattato per fare la prima puntata che andò in onda su Rete 4. Da lì, seguì la trasmissione. La puntata era strutturata in modo tale che ogni settimana qualcuno vincesse. Io vinsi nella prima settimana, che era anche la prima puntata della serie. Le trasmissioni continuarono per mesi e mesi, coinvolgendo numerosi personaggi come Valentino di Striscia la Notizia, anche se ora non mi vengono in mente gli altri.

Dopo vent’anni di silenzio, un giorno la madre di Claudio, oggi novantatreenne, gli comunica di avere un segreto da condividere prima di andare verso una vita migliore. “Non ti ho mai detto che, dopo la transizione su Rete 4, Mediaset mi ha chiamato più volte al giorno, più volte alla settimana. Avevi vinto quel programma e volevano proporti in alcuni programmi televisivi dell’epoca.

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