L’Amore di Claudio per la Cultura e la Solidarietà
Davanti alla sua modesta abitazione, al piano terra, si è presentata un’opportunità, un’ispirazione che ha plasmato un progetto di profondo valore sociale. Claudio è stato un socio volontario nell’Associazione di Bologna dedicata ai familiari di bambini e adulti affetti dalla sindrome di Down per oltre quattro decenni. Una dedizione che parla di compassione, impegno e solidarietà.
Ma cos’ha spinto Claudio a intraprendere questa nuova avventura? La risposta risiede nella sua convinzione che i libri non debbano mai essere considerati inutili e destinati a un destino di oblio. Troppo spesso, infatti, questi tesori della conoscenza vengono abbandonati e gettati via. Quando ho interrogato Claudio su questa sua scelta, ha condiviso con me la sua passione per i libri, un amore che aveva coltivato fin dai tempi in cui gestiva una libreria a Budrio insieme a suo fratello. Questo legame profondo con il mondo della lettura si è coniugato con il desiderio di aiutare le persone colpite dalla sindrome di Down.
Il progetto di Claudio è sorprendentemente semplice nella sua grandezza: mettere a disposizione gratuitamente libri per chiunque ne abbia bisogno. Questa iniziativa nasce dalla volontà di soddisfare diverse esigenze, unendo la lotta contro lo spreco e il desiderio di diffondere la cultura. Ma perché chiamare tutto ciò “Casa del Libro Ritrovato”?
La risposta a questa domanda è un tocco di magia nel racconto di Claudio. Un giorno, una signora sconosciuta si è avvicinata a Prunarolo e ha notato un cartello che indicava la “Casa del Libro Ritrovato”. Curiosa, è entrata nell’appartamento e, con emozione travolgente, ha scoperto un libro con il suo nome scritto su di esso. Si trattava di un libro che aveva scritto da giovane, quando frequentava le scuole medie. Questo momento speciale e carico di significato ha ispirato il nome di tutto il progetto.
Claudio sottolinea con fermezza che non chiede nulla in cambio per i libri. La sua casa è un tesoro di oltre 15.000 volumi, amorevolmente sistemati su scaffali di recupero. Ogni settimana, nuovi libri giungono e altrettanti trovano una nuova casa. La sua biblioteca è un’ode alle diverse sfaccettature della conoscenza, con libri suddivisi per aree tematiche che spaziano dalla fantascienza ai romanzi storici e molto altro.
In un momento di riflessione, Claudio ci ricorda che anche un lettore accanito può leggere solo un centinaio di libri all’anno. Questo significa che in cinquant’anni avremmo letto solamente 5.000 libri, una goccia nell’oceano rispetto al vasto mondo letterario.
Infine, chi sono i visitatori di questo luogo speciale? Sono individui, senza dubbio, che giungono a Prunarolo per visitare la Casa del Libro Ritrovato. Qui, trovano non solo libri ma anche un’atmosfera di condivisione, gratitudine e passione per la lettura. È un luogo dove l’amore per i libri si unisce all’intento altruistico di aiutare coloro che affrontano la sfida quotidiana della sindrome di Down. Un luogo dove le pagine dei libri si uniscono alle pagine della vita delle persone, creando un mondo di connessione e comprensione reciproca. E in questo tranquillo angolo dell’Appennino, il signor Claudio Rizzoli continua a tessere il suo straordinario racconto di amore, conoscenza e generosità.
All’ingresso della Casa del Libro Ritrovato, un dettaglio accattivante cattura l’attenzione di chi varca la soglia: un invito di Dante Alighieri con la celebre frase “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate.” Tuttavia, Claudio Rizzoli, con il suo carattere scherzoso e il cuore generoso, scherza gentilmente sulla questione. “In ritrovate con i miei libri ogni speranza voi ch’entrate,” aggiunge con un sorriso, trasformando il messaggio in uno di benvenuto, speranza e condivisione.
E mentre gli ospiti si immergono nella ricchezza dei libri che popolano ogni angolo della casa, è difficile non sentirsi accolti da questa atmosfera di gentilezza e apertura.
Ho chiesto a Claudio come la “Casa del Libro Ritrovato” è stata accolta dalla comunità locale, e la sua risposta riflette la calda accoglienza che ha ricevuto. La comunità ha accolto questo progetto con sorpresa e senza alcuna diffidenza, in parte perché hanno subito riconosciuto l’assenza di scopo di lucro. La gentilezza di Claudio e il suo intento di diffondere la lettura hanno spinto molte persone a portare libri da donare, contribuendo così alla crescita di questa biblioteca comunitaria.
Claudio è sempre pronto a ricevere nuove donazioni di libri e a condividere la sua passione con chiunque ne sia interessato. Per chi volesse contattarlo, i suoi riferimenti sono il numero di telefono 3391924310 e l’indirizzo email rizzoli.claudio@gmail.com. Claudio distribuisce anche un dépliant dell’Associazione a cui fa parte, sottolineando che questo progetto benefico contribuisce a sostenere l’associazione stessa. Oltre a fornire libri agli amanti della lettura, Claudio è impegnato anche in una nobile causa, senza dimenticare una donazione del 5 per mille per supportare ulteriormente questa iniziativa.
In conclusione, la motivazione di Claudio per la “Casa del Libro Ritrovato” è profondamente personale e altruistica. Oltre al recupero dei libri abbandonati, Claudio è anche il padre di un figlio di nome Riccardo, affetto dalla sindrome di Down e oggi quarantaquattrenne. La sua esperienza personale lo ha spinto a unire la sua passione per la lettura alla volontà di aiutare le persone con questa sindrome, creando un luogo in cui la gentilezza, l’amore per i libri e la solidarietà si intrecciano in un unico straordinario racconto di speranza e inclusione.
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