Ringrazio Ivan e Oscar Bertoni per il tempo che mi hanno dedicato in questa intervista.
Questa è la storia affascinante di come l’Albergo Falco d’Oro prese vita tra il 1962 e il 1964, un luogo intriso di storia e ambizione. Il protagonista di questa narrazione è un uomo di nome Antonio Nudi, conosciuto come Nello, originario di Cà Dé Fabbri, in provincia di Bologna, che aveva precedentemente intrapreso un viaggio in Venezuela in cerca di nuove opportunità.
Dopo un periodo trascorso in Venezuela, Nello fece ritorno nella sua terra natale e decise di stabilirsi a Tolè. Questo, però, non era l’aspetto più straordinario della sua storia. In quel periodo, Tolè era in gran parte un’immensa estensione di boschi, una zona incontaminata, che sembrava insolita per la costruzione di un albergo.
Nello, con grande audacia e visione, decise di acquistare vari lotti di terreno, tra cui uno che avrebbe ospitato l’Albergo Falco d’Oro. Questa scelta lo rese un pioniere, il primo a investire in quella zona, nonostante l’incredulità e la perplessità dei locali. La sua determinazione e ambizione sfidarono le circostanze apparentemente ostili.
Mentre l’Albergo Falco d’Oro prendeva forma durante i lavori di scavo, gli operai fecero una scoperta sorprendente: trovarono un falco morto. Da quel momento, il nome dell’albergo fu deciso. Questo piccolo evento, apparentemente insignificante, conferì un tocco unico e memorabile all’Albergo Falco d’Oro, unendo la storia del luogo all’ambizione e alla curiosità di Nello.
Nel 1969, l’albergo fu acquistato da nostra zia Merilde, e nostro padre decise di rilevarlo. Dopo alcuni anni di gestione da parte di nostra zia, noi figli subentrarono nella gestione e, nel periodo dal 1974 al 1979, acquisimmo la quota di nostra zia. In quel periodo, l’albergo aveva anche una sala da ballo, dal 1966 al 1978.
Nostra madre ebbe un ruolo fondamentale fin dall’inizio dell’acquisto dell’albergo, lavorando costantemente anche dopo la nostra acquisizione. È stata il punto di riferimento per tutti coloro che hanno lavorato in questa struttura.
L’albergo ha una storia ed è stato costruito nell’atto opposto di adesso, poiché si pensava che la nuova circonvallazione passasse proprio davanti all’albergo in Via Venola invece dietro l’albergo.
Ivan Bertoni ha espresso una considerazione molto saggia sul mondo commerciale. Ha sottolineato quanto sia cruciale la concorrenza in un’area. Senza una concorrenza sana, le imprese rischiano la stagnazione e l’inevitabile declino.
Tuttavia, a Tolè, la situazione è diversa. Gli albergatori locali hanno adottato una strategia di collaborazione invece di competizione. Si aiutano reciprocamente, passandosi i clienti quando necessario per soddisfare le diverse esigenze. Questa cooperazione dimostra come sia possibile prosperare anche in un’area in cui la concorrenza è scarsa, a condizione che le imprese si adattino e collaborino per rimanere competitive. L’approccio di Tolè rappresenta un esempio positivo di come le imprese possono affrontare le sfide e prosperare in contesti economici difficili.