L’introduzione del limite di velocità di 30 km/h a Bologna, che entrerà in vigore dal 16 gennaio 2024, è una decisione presa dalla giunta comunale guidata dal sindaco Matteo Lepore. Questa misura fa parte di un piano più ampio per aumentare la sicurezza stradale e ridurre il numero di morti in incidenti stradali. Il sindaco Lepore ha evidenziato l’obiettivo di “zero morti sulle strade” come motivazione principale dietro questa decisione, che prevede un investimento di 14 milioni di euro in segnaletica stradale, autovelox, maggiori controlli, dissuasori e nuove aree pedonali. Questo fa di Bologna la prima grande città in Italia ad adottare tale norma, con alcune eccezioni al limite di velocità che attualmente vige solo in centro storico e in alcune zone residenziali
Tuttavia, questa decisione ha suscitato reazioni miste tra i cittadini. Mentre alcuni appoggiano l’iniziativa come un passo verso una maggiore sicurezza stradale, altri esprimono preoccupazione e frustrazione, in particolare per quanto riguarda l’impatto sul traffico e la mobilità urbana.
In termini politici, queste misure possono riflettere le politiche del governo locale, che potrebbero avere un impatto sulla popolarità delle amministrazioni in carica, specialmente se le decisioni sono viste come impopolari o se sono percepite come misure di guadagno finanziario piuttosto che per la sicurezza pubblica. La reazione dei cittadini e la loro accettazione delle nuove norme di traffico potrebbero quindi influenzare il supporto politico per il partito al governo in città.