Nota Informativa in Premessa:
Desidero sottolineare che il seguente scritto, che narra la storia di un luogo storico, sia esso basato su personaggi o meno, rappresenta il risultato di ricerche storiche approfondite e attendibili. Tutti i 12 punti toccati sono una narrazione di sintesi. Tuttavia, è importante riconoscere che, nonostante i miei sforzi per garantire la massima precisione, potrebbero esserci delle inesattezze nelle fonti da cui traggo informazioni.
Sono sempre aperto a migliorare e aggiornare queste informazioni al fine di riflettere con precisione la storia del luogo in questione. Se qualcuno scopre errori o desidera contribuire con integrazioni o correzioni basate su fonti attendibili, sarò più che felice di accoglierli. In tal caso, ti prego di citare chiaramente la fonte delle correzioni o delle aggiunte, al fine di garantire la trasparenza e la credibilità delle informazioni che condivido.
Ricordiamoci che la ricerca storica è un processo in evoluzione, e l’apporto di nuove fonti e correzioni è fondamentale per migliorare la nostra comprensione del passato. La mia priorità è fornire una rappresentazione accurata e affidabile della storia di questo luogo storico.
Francesco Indello
Immergervi in un affascinante viaggio attraverso la vita e le scoperte del rinomato fisico italiano Augusto Righi.
Questa avvincente narrazione si svela attraverso ben 12 coinvolgenti capitoli, ciascuno dei quali svela dettagli affascinanti sulla sua straordinaria carriera e il suo contributo significativo al mondo della fisica.
Da esperimenti pionieristici a rivoluzionarie teorie, la storia di Augusto Righi è una testimonianza del genio scientifico italiano. Siate pronti a essere ispirati dalla sua incredibile eredità scientifica.
IL GRANDE SCIENZIATO CHE HA ILLUMINATO IL MONDO
Augusto Righi è stato un fisico italiano straordinario il cui contributo al mondo della scienza è stato di grande rilevanza sia nel XIX che nel XX secolo. La sua ricerca pionieristica nell’elettromagnetismo e nella teoria delle onde ha avuto un impatto duraturo sulla fisica e sulle applicazioni pratiche, soprattutto nel campo delle comunicazioni wireless. La sua eredità scientifica è ancora oggi una fonte d’ispirazione per le generazioni successive e la sua memoria è onorata attraverso molteplici celebrazioni e riconoscimenti. La storia di Augusto Righi è un esempio affascinante di come l’ingegno e la dedizione di un individuo possano influenzare in modo significativo il progresso scientifico e tecnologico.
Potete pensare a lui come a un vero e proprio “rockstar” della fisica della sua epoca. Lenin, sì, proprio il Lenin storico che conoscete, lo ha citato nel suo libro “Materialismo ed Empiriocriticismo” chiamandolo “il celebre fisico italiano.” Questo vi dà un’idea dell’incredibile impatto che ha avuto nella comunità scientifica internazionale.
Righi può essere considerato uno dei padri delle teorie elettroniche e ioniche sulla struttura della materia. Ha contribuito in modo significativo alla conferma della teoria elettromagnetica della luce di Maxwell e ha gettato le basi per la fisica subatomica, il mondo degli atomi e delle particelle più piccole. Ha fatto ciò attraverso una serie di esperimenti e scoperte straordinarie.
Righi ha costruito macchine elettrostatiche, ha creato un sistema di telefonia a distanza e ha contribuito allo sviluppo della telegrafia senza fili. Ha anche lavorato sull’ottica delle onde corte, ultracorte e delle microonde, che sono importanti in campi come la comunicazione wireless e la tecnologia dei radar.
Ma non è finita qui! Righi ha anche studiato le radiazioni nei tubi a scarica, ha esplorato le ombre elettriche (un po’ come tecniche fotostatiche), e ha analizzato fenomeni di stato solido nel selenio. Ha persino studiato la radioattività e ha contribuito al campo della relatività, la teoria che ha reso famoso Albert Einstein.
Questo signore era davvero un “uomo rinascimentale” della scienza, con una conoscenza completa della fisica e una notevole capacità sperimentale. Era sempre aggiornato sui progressi della sua materia e ha pubblicato i suoi risultati in sedi internazionali in modo molto moderno e rapido.
La cosa interessante è che Righi non si è mai limitato a un solo campo della fisica. Aveva una fame insaziabile di apprendere e di esplorare nuovi settori. Questo era abbastanza insolito per l’epoca, in cui molte persone si specializzavano solo in una piccola parte della scienza. Righi, invece, voleva conoscere tutto! Questo gli ha permesso di acquisire conoscenze in diverse aree, che poi ha utilizzato quando necessario.
In sostanza, Augusto Righi è stato uno scienziato eccezionale che ha contribuito in modo significativo a diversi campi della fisica. Ha lasciato un segno indelebile nella storia della scienza, anche se la sua fama potrebbe essere un po’ sbiadita con il passare del tempo. È importante riconoscere il suo straordinario contributo alla nostra comprensione del mondo fisico.
LA FAMIGLIA RIGHI
Augusto Righi è nato a Bologna il 27 agosto 1850, ma la sua famiglia ha radici a Gaggio Montano, un posto nella campagna italiana. La storia della sua famiglia è interessante: per ben quattro generazioni, i membri della famiglia Righi hanno tenuto un registro speciale in cui annotavano i momenti più importanti della loro vita. Questo registro, iniziato nel 1700, ha tenuto traccia delle nascite, dei matrimoni, delle lauree e di molti altri eventi significativi. È come se la storia della famiglia Righi fosse stata scritta in queste pagine per due secoli!
Ora, veniamo al dottor Righi. La cosa più incredibile è che Augusto Righi è stato un pioniere nella fisica. Ha lavorato su qualcosa chiamato “tubi a scarica”, che in termini semplici sono strumenti che creano scintille elettriche. Ma ciò che è veramente affascinante è che Righi ha studiato fenomeni ondulatori, ovvero come le onde si comportano. Questo concetto è molto importante in campi diversi come l’acustica, l’ottica e l’elettromagnetismo.
Le onde, sono ovunque nella nostra vita quotidiana. Immaginate la musica che si ascolta, la luce che vedete e le onde radio che vi permettono di usare i vostri telefoni. Tutto ciò è correlato alle onde, e Righi ha aiutato a capire meglio questi fenomeni.
Ma la cosa più sorprendente è che, nonostante tutte le sue incredibili scoperte, Righi non ha mai vinto un Premio Nobel. Ma questo non dovrebbe oscurare il suo contributo alla scienza. Gli scienziati di tutto il mondo hanno riconosciuto il suo valore e l’hanno rispettato enormemente.
Purtroppo, nel corso del tempo, la fama di Righi si è un po’ offuscata, ma come dice una frase saggia: “È l’indagine critica, e non il tempo nel suo cieco procedere, che deve stabilire le corrette proporzioni, valutando i contributi ed i meriti individuali.” Quindi, ricordate Augusto Righi come uno dei grandi scienziati che ha contribuito a far progredire la nostra comprensione della fisica e delle onde. La sua famiglia continua a riunirsi ogni estate, in una proprietà ereditata da lui, per onorare la sua eredità e la passione per la scienza.
RIGHI INSEGNANTE
Augusto Righi. Anche se questa storia potrebbe sembrare lontana nel tempo, ha ancora un grande significato per noi, soprattutto se amate la scienza e la fisica.
Nel 1873, Augusto Righi ha iniziato a insegnare fisica nell’Istituto Tecnico di Bologna, prendendo il posto di un altro famoso scienziato, Pacinotti. Da quel momento in poi, la sua carriera accademica è stata un’ascensione rapida e brillante. Nel 1880, è diventato professore universitario a Palermo, poi nel 1885 a Padova, e nel 1889 è tornato all’Istituto di Fisica di Bologna, dove ha insegnato fino alla sua morte.
Righi non era solo un grande scienziato ma anche un insegnante eccezionale. Le sue lezioni erano molto apprezzate dai suoi studenti. Credeva che la ricerca scientifica dovesse essere guidata da una profonda passione per la verità e non solo da capricci. Era noto per incoraggiare i suoi studenti a leggere le opere originali degli scienziati e a cercare la bellezza nella scienza.
Augusto Righi ha lavorato instancabilmente per promuovere la fisica in Italia. Ha contribuito all’organizzazione e alla creazione di un nuovo Istituto di Fisica a Bologna, che è stato inaugurato nel 1907 e successivamente dedicato a lui dopo la sua morte.
Le parole dei suoi allievi descrivono quanto fosse appassionato e coinvolgente come insegnante. Righi credeva nella chiarezza e nella semplicità nella comunicazione della scienza, e questa è una delle ragioni per cui è stato un insegnante così amato.
La sua dedizione e passione per la scienza non si sono mai affievolite, nemmeno con l’avanzare dell’età. Continuava a lavorare con entusiasmo giovanile e a ispirare i suoi studenti con la sua semplicità e la forza del suo insegnamento.
Augusto Righi è stato un grande scienziato e un insegnante straordinario che ha influenzato molte menti giovani. La sua storia ci ricorda l’importanza della passione per la scienza, della chiarezza nella comunicazione e della dedizione nell’insegnare e condividere il proprio amore per il sapere. Questi valori sono ancora validi oggi e possono ispirare ciascuno di voi nella vostra ricerca di conoscenza e nella vostra passione per la scienza.
RIGHI E GLI ALTRI SCIENZIATI
Augusto Righi, uno dei più grandi scienziati del passato. La sua passione per la fisica e il suo contributo a questa disciplina sono davvero eccezionali.
Augusto Righi si è dedicato a una vasta gamma di argomenti nella fisica. Ha esplorato l’elettrostatica, le scariche elettriche nei gas, le oscillazioni elettromagnetiche, i raggi X, la radioattività e persino la teoria della relatività. Questo significa che ha toccato praticamente ogni campo della fisica del suo tempo.
La cosa interessante è che Righi non si è limitato a seguire gli altri; ha anche anticipato e corretto molte scoperte importanti. Era noto per essere un sperimentatore meticoloso, che eseguiva esperimenti rigorosi e misurazioni per comprendere appieno i fenomeni. Aveva una fede incrollabile nella razionalità e nell’esperienza, tanto da citare una massima di Aristotele e Galileo sul muro del suo istituto: “Quello che l’esperienza e il senso ci dimostrano, si deve anteporre ad ogni discorso ancorché ne paresse assai fondato.”
Un altro aspetto notevole di Righi era la sua volontà di condividere il suo sapere. Per lui, la scienza era un patrimonio universale, e ha lavorato instancabilmente per comunicare e diffondere la conoscenza scientifica.
Ma le sue realizzazioni non si limitano solo alla scienza. Nel 1905, ha ricevuto la medaglia e il premio Hughes dalla Royal Society di Londra, ed è stato proposto per il Premio Nobel della Fisica da Oliver Lodge dell’Università di Birmingham nel 1907. Inoltre, è stato nominato senatore del Regno nel 1905, dimostrando il suo impegno nei confronti dell’istruzione e della ricerca scientifica.
Augusto Righi è stato davvero un pioniere nella fisica, un grande sperimentatore, e un uomo che ha condiviso la sua conoscenza con il mondo. La sua storia ci ricorda quanto sia importante avere una passione per ciò che facciamo e condividerla con gli altri, oltre a essere aperti alla scoperta e alla comprensione del mondo che ci circonda. La sua eredità continua a ispirare gli scienziati di oggi e di domani.
PRINCIPALI APPARECCHI DEL RIGHI
Sebbene molte delle sue invenzioni fossero di grande importanza per la scienza, il Prof. Augusto Righi non trasse alcun vantaggio economico dalle sue scoperte. Tuttavia, le sue ricerche hanno avuto un impatto significativo sulla fisica e sulla tecnologia, contribuendo in modo fondamentale a molti sviluppi successivi nel campo delle onde elettromagnetiche e delle comunicazioni.
1. **Elettrometro a Induzione:** Il primo apparecchio costruito da Righi, noto come elettrometro a induzione, fu creato nel 1872. Era utilizzato per misurare piccole differenze di potenziale di contatto tra metalli diversi. Questo dispositivo fu un precursore importante per lo sviluppo del generatore ad alta tensione realizzato da Van de Graaff, Compton e Van Atta nel 1933.
2. **Telefono che si Ascolta a Distanza:** Nel 1878, Righi brevettò e presentò un telefono che poteva essere ascoltato a distanza. Questo telefono era un precursore degli altoparlanti moderni e rappresentò un importante passo avanti rispetto al telefono di Bell.
3. **Oscillatore a Tre Scintille:** L’apparecchio più famoso di Righi è l’oscillatore a tre scintille. Questo dispositivo era composto da un generatore di onde elettromagnetiche e un risonatore per catturarle. Righi riuscì a produrre onde elettromagnetiche molto più corte rispetto ai precedenti esperimenti, consentendo lo studio di fenomeni come riflessione, rifrazione, interferenza, diffrazione e polarizzazione. Queste ricerche furono fondamentali per gli sviluppi successivi nel campo delle onde elettromagnetiche e, in particolare, per l’invenzione della radio da parte di Marconi.
4. **Banco per le Onde Elettromagnetiche:** Righi costruì anche un banco appositamente progettato per eseguire esperimenti con le onde elettromagnetiche. Questo banco consentiva di dimostrare che le onde elettromagnetiche si comportavano in modo simile alla luce, contribuendo così alla comprensione della natura delle onde elettromagnetiche.
5. **Slitta per Incidere il Resonatore:** Per realizzare il suo “risuonatore,” uno strumento che fungeva da rivelatore per le onde elettromagnetiche inviate dall’oscillatore, Righi utilizzava una “slitta” con una punta di diamante per incidere una sottile incisione su una lastra di vetro argentata. Questo processo era cruciale per le sue ricerche.
6. **Apparecchi per i Moti Pendolari:** Righi aveva anche costruito pendoli precisi per studiare la composizione di due moti pendolari ortogonali e per dimostrare le figure di Lissajous agli studenti.
RIGHI E GLI ALTRI SCIENZIATI
Augusto Righi era un eminente fisico italiano noto per la sua vasta conoscenza e il suo contributo significativo alla fisica. Era un uomo aperto a tutte le sfaccettature della fisica e aveva un intenso scambio di corrispondenza con i più illustri scienziati del suo tempo. Questo testimonia quanto fosse coinvolto nella comunità scientifica.
Non era un solitario nella sua ricerca scientifica, ma piuttosto un individuo aperto a ogni argomento emergente nella fisica. Era molto attento al lavoro degli altri scienziati e condivideva le sue scoperte attraverso numerose pubblicazioni. Era noto per la sua capacità di concepire piani d’indagine perfetti e per il suo dominio assoluto delle tecniche sperimentali.
L’opera scientifica di Righi era così significativa che è stato collocato tra i più eminenti fisici contemporanei. Ha contribuito in modo sostanziale alle conquiste e all’evoluzione della fisica nel corso degli ultimi decenni. Il suo contributo è stato paragonato a quello di altri grandi fisici italiani come Alessandro Volta, Macedonio Melloni, Antonio Pacinotti e Galileo Ferraris.
Righi non solo era un eccellente scienziato, ma anche un abile volgarizzatore della cultura scientifica, rendendo i concetti complessi accessibili a un pubblico più ampio con chiarezza e precisione.
Il suo intenso rapporto con altri scienziati famosi dell’epoca è evidenziato dalla vasta corrispondenza epistolare che manteneva con loro. Aveva ricevuto e donato un totale di 1.338 lettere da e a scienziati di diverse nazioni. Queste lettere attestano quanto fosse stimato e rispettato nella comunità scientifica.
Inoltre, Augusto Righi era stato candidato al Premio Nobel per la Fisica numerose volte, dal 1905 al 1920, dimostrando il riconoscimento e l’ammirazione della sua opera nel mondo scientifico. La sua vasta conoscenza, la sua profonda comprensione della fisica e la sua dedizione alla ricerca lo rendono una figura di grande importanza nella storia della scienza.
RIGHI E MARCONI
Augusto Righi, un eminente fisico italiano, fu un punto di riferimento per molti giovani scienziati. Anche Marconi, uno dei padri della radio, ha imparato molto da lui. Anche se Marconi non era uno studente diretto di Righi e non si è iscritto all’Università di Bologna, ha frequentato alcuni corsi di Righi come uditore. Inoltre, ha consultato le pubblicazioni di Righi e ha avuto l’opportunità di conoscere gli esperimenti di Righi nel laboratorio. Hanno anche avuto conversazioni e incontri durante la villeggiatura a Sabbiuno. Questo dimostra quanto fossero vicini nel mondo della scienza.
Marconi ha scritto al fratello nel 1892 dicendo che stava studiando per ottenere la licenza dell’Istituto Tecnico, come desiderava il Prof. Righi. In quegli stessi anni, Righi pubblicava lavori importanti sulle onde elettromagnetiche, progredendo gli esperimenti di Hertz e confermando la teoria di Maxwell. Questi lavori hanno influenzato direttamente Marconi, che lo ha riconosciuto sinceramente.
Un telegramma del 6 luglio 1897 inviato da Roma a Righi ha riconosciuto che i suoi studi erano alla base della nuova invenzione di Marconi. Anche durante una conferenza a Stoccolma nel 1909, Marconi ha affermato di essere stato diligentemente informato sul lavoro di Righi insieme a quello di altri scienziati.
Tuttavia, Marconi ha imparato dalla scuola di Righi ma ha poi proseguito da solo. Nel 1895, ha trasmesso segnali da Villa Griffone, brevettato la sua invenzione in Inghilterra nel 1896 e realizzato una serie di esperimenti rivoluzionari nel 1897.
Inizialmente, ci fu una certa tensione tra i due scienziati, e Righi si rifiutò di partecipare alla cerimonia di conferimento della medaglia Matteucci a Marconi nel 1901. Tuttavia, con il tempo, Righi riconobbe il genio di Marconi e il suo successo nel coordinare il lavoro di altri scienziati. Le parole di Righi dimostrano non solo la sua correttezza ma anche la sua grandezza d’animo.
Quindi, ragazzi, possiamo dire che Augusto Righi è stato una figura importante nella formazione di Guglielmo Marconi, e i due scienziati hanno avuto un rapporto complesso ma rispettoso nella storia della radio e delle comunicazioni senza fili.
BOLOGNA E RIGHI
Un grande scienziato e della città di Bologna, che lo ha onorato e riconosciuto in modi speciali.
Augusto Righi, uno dei più grandi fisici italiani, trascorse la maggior parte della sua vita a Bologna. Nato nella città il 27 agosto 1850, ha studiato presso l’Istituto tecnico Pier Crescenzi. Inizialmente, non era particolarmente interessato allo studio, ma tutto cambiò quando cominciò a seguire le lezioni del professor Antonio Pacinotti, che gli fece scoprire la passione per le scienze.
Dopo la laurea, Righi divenne insegnante di fisica presso il Pier Crescenzi, succedendo al suo mentore Pacinotti. Successivamente, ha insegnato all’Università di Palermo e Padova, ma il suo cuore era sempre a Bologna. Nel 1889, Righi tornò nella sua città natale e insegnò fisica all’Università di Bologna fino alla sua morte.
La sua dedizione alla scienza e alla città di Bologna è stata ricompensata con grandi onorificenze. Nel 1907, è stato inaugurato il nuovo Istituto di Fisica, e Righi ha spostato l’evento in modo da non coincidere con il periodo di lutto per la morte del poeta Carducci, suo grande amico. Durante la cerimonia di inaugurazione, il Comune gli ha conferito una medaglia d’oro, e i suoi amici gli hanno regalato un busto in bronzo.
Dopo la morte di Righi, la città di Bologna gli ha dedicato una via, ha intitolato il Liceo scientifico e, nel 1924, ha intitolato l’Istituto di Fisica in suo onore. Un busto di Righi è stato collocato all’ingresso dell’Istituto.
La città ha reso omaggio a questo grande scienziato in modo straordinario. Persino il famoso scienziato Guglielmo Marconi ha espresso la sua partecipazione e riconoscimento a Righi, non solo con parole ma anche con una generosa donazione.
La storia di Augusto Righi ci ricorda quanto sia importante riconoscere e onorare le persone che contribuiscono al progresso della scienza e della cultura nella nostra città. La sua dedizione e il suo amore per Bologna sono esempi da seguire per tutti noi.
RIGHI A MONTESE
Augusto Righi e il suo legame con il bellissimo paese di Montese.
Il professor Augusto Righi, uno dei più grandi scienziati italiani, scelse Montese come sua seconda casa. Tutto iniziò nel 1898, quando venne a Montese per la prima volta, probabilmente su invito dei suoi amici e colleghi professori Salvatore Pincherle e Fausto Morini. Questi due professori avevano già scoperto Montese come una destinazione perfetta per le vacanze estive, con il suo clima salubre e la natura rigogliosa.
Righi rimase inizialmente in un albergo chiamato “Piccinelli Piccolo,” ora noto come la Pensione Commercio, per due estati. Ma il suo amore per Montese crebbe così tanto che nel 1900 decise di costruire una villa nella città. Questa villa divenne la sua dimora estiva, e Montese diventò una seconda patria per lui.
Righi si adattò perfettamente alla vita di Montese. Girovagava a piedi e in bicicletta per le strade del paese, passeggiava nei boschi circostanti, andava a caccia con i cacciatori locali e partecipava alle festività e alle processioni del paese. Era coinvolto nella vita quotidiana di Montese, prendendo parte ai mercati e alle feste locali. Righi era anche un appassionato fotografo e immortalava la bellezza di Montese con le sue foto artistiche.
La sua villa a Montese fu inaugurata nell’estate del 1900, e qui passava le sue estati, circondato dalla tranquillità e dalla bellezza della natura. La villa era anche vicina a una quercia secolare, un albero imponente con una circonferenza di quasi 5 metri e un’età di circa 400 anni. Questa quercia sopravvisse alle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale, diventando un simbolo di resistenza e rinascita.
Montese divenne così un luogo di incontro per famiglie amiche e persone famose. Tra gli ospiti illustri che visitarono la villa Righi ci sono il poeta Giosuè Carducci e il musicista Ottorino Respighi.
Augusto Righi amava profondamente Montese e la sua villa, tanto che divenne anche consigliere comunale e si impegnò per migliorare l’infrastruttura del paese, sostenendo progetti come la costruzione dell’acquedotto e la strada “Riole-Canevaccia” per collegare Bologna a Montese.
La villa Righi e la sua presenza hanno lasciato un segno indelebile nella storia di Montese, dimostrando come uno scienziato di fama mondiale potesse trovare pace e ispirazione in un piccolo paese di montagna. La storia di Augusto Righi ci insegna quanto sia importante apprezzare la bellezza della natura e condividere la nostra passione con il mondo.
RIGHI FOTOGRAFO
Un altro aspetto affascinante della vita di Augusto Righi: la sua passione per la fotografia.
Oltre a essere uno scienziato straordinario, Augusto Righi era anche un abile fotografo. Già nel 1873, le sue prime foto iniziarono a comparire, e queste immagini non erano
semplici ritratti o paesaggi, ma esperimenti scientifici. Uno dei suoi primi soggetti fu l’elettrometro a induzione, uno strumento da lui stesso inventato.
Nel 1876, Righi pubblicò un documento intitolato “Alcuni nuovi metodi fotografici,” nel quale condivideva consigli pratici sulla stampa di fotografie al collodio. Raccomandava un metodo che consentiva di ottenere prove positive direttamente su lastre di vetro, senza la necessità di sovrapporre una negativa. Questo metodo, secondo Righi, produceva risultati eccellenti.
La passione di Righi per la fotografia non si limitava solo a scattare foto, ma si estendeva anche agli strumenti fotografici stessi. Nel 1875, pubblicò un trattato sulla visione stereoscopica, in cui descrisse una macchina che combinava gli effetti di tre strumenti diversi. Questo approccio aveva lo scopo di migliorare la percezione tridimensionale nelle foto stereoscopiche.
Righi era anche critico riguardo alle fotografie stereoscopiche in commercio all’epoca. Le trovava spesso imprecise e con effetti di basso rilievo. Nel suo trattato, sosteneva l’importanza di seguire rigorosamente le regole per ottenere una rappresentazione accurata degli oggetti nelle loro vere dimensioni.
La sua passione per la fotografia lo portò anche a condividere i suoi risultati con gli altri. Nel 1879, stampò la macchina elettrica ad induzione di Holtz a dischi verticali, adattandola secondo i suoi scopi. In una nota in calce, spiegava il metodo e gli accorgimenti utilizzati per ottenere la fotografia.
Righi utilizzava lastre fotografiche negative e carta per le copie positive, entrambe facilmente reperibili all’epoca. Usava gelatina di bromuro d’argento per impressionare i negativi e ottenere copie positive su carta. Era anche un maestro nell’ingrandimento delle immagini con un semplice ingranditore.
Ma la passione di Righi per la fotografia non si limitava solo alla tecnica. Nel 1889, pubblicò un trattato sulla visione stereoscopica, e nel 1892 un altro sulla teoria dello stereoscopio. In questi scritti, dimostrò matematicamente la teoria dello stereoscopio, esaminando i problemi che sorgono da una costruzione inaccurata di questi dispositivi.
La fotografia era un’altra forma di espressione per il genio di Augusto Righi, che amava esplorare il mondo scientifico attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica.
UNA MEMORIA PERENNE
Augusto Righi dopo la sua morte nel 1920. Anche se Augusto Righi se ne andò, il suo lavoro e la sua eredità continuarono a vivere per sempre.
Il professor Righi trascorse la sua vita dedicato alla scienza, e non si fermò neppure nella sua ultima giornata. Lavorò fino a sera inoltrata il 7 giugno 1920, esattamente come faceva ogni giorno. Era affascinato dalle nuove prospettive della fisica e si era appena occupato della “Quarta memoria sulla Relatività.” La sua passione per la scienza lo accompagnò fino alla fine.
Quando si svegliò in piena notte, domandò un bicchiere d’acqua, ma quando glielo portarono, era già inerte. Morì in quel momento, presumibilmente senza neanche rendersene conto. La sua dedizione alla scienza rimase costante fino alla fine.
Dopo la sua morte, i colleghi e gli amici di Righi non poterono fare altro che onorarne la memoria e il contributo alla scienza. L’importanza del suo lavoro scientifico fu riconosciuta da molti. Il professor Salvatore Pincherle, un collega di Righi, sottolineò la sua genialità e la capacità di spiegare la scienza in modo accessibile. Questo dono della “volgarizzazione” scientifica era un elemento chiave nella sua carriera.
Anche il professor Orso Mario Corbino dell’Università di Roma riconobbe il valore ineguagliabile dell’opera di Augusto Righi, affermando che dopo Alessandro Volta, l’Italia non aveva visto un uomo più grande nella scienza sperimentale. Corbino predisse che l’Italia avrebbe bisogno di una figura come Augusto Righi in ogni secolo per conservare la sua gloria e il prestigio tra le nazioni civili.
Il 7 giugno 1920, una folla numerosa accompagnò Augusto Righi alla sua sepoltura presso la Certosa. Accanto alla sua tomba, venne posizionato il suo oscillografo a tre scintille, simbolo del suo straordinario contributo alla ricerca scientifica.
Nel corso degli anni, Righi è stato omaggiato in vari modi. Francobolli sono stati emessi in suo onore, commemorando il centenario della sua nascita e il centenario della radio, una delle sue invenzioni fondamentali. La sua eredità scientifica continua a vivere attraverso il suo lavoro e il riconoscimento della sua genialità. Augusto Righi, anche se non è più tra noi, rimarrà per sempre un grande pioniere della scienza.
CELEBRAZIONI IN ONORE DI AUGUSTO RIGHI A MOTESE
Augusto Righi, un grande scienziato e un orgoglio per la sua città natale, Montese.
Il 27 agosto 1921, fu inaugurata una lapide in onore di Augusto Righi, celebre fisico italiano. Il professor Albini dell’Università di Bologna creò la lapide, che fu posta sotto il portico del municipio. La scritta elogiava Righi come un rinomato fisico mondiale che trascorreva le estati a Montese, dove era un ospite stimato. Sfortunatamente, la lapide fu distrutta durante i bombardamenti della guerra.
A Montese, oltre alla lapide in onore di Augusto Righi, esiste anche una via dedicata al celebre fisico italiano. Questa strada attraversa la località e passa davanti alla sua villa, riconoscendo così l’importanza di Righi nella storia della città.
Un ulteriore segno di riconoscimento è giunto dalla Scuola Secondaria di Avviamento Professionale, che nel febbraio 1954 ha preso all’unanimità la decisione di intitolare la scuola ad Augusto Righi. Questa scelta è stata motivata dal fatto che Righi non era soltanto un eminente scienziato, ma anche una persona affabile e cordiale, ammirata e rispettata dalla comunità di Montese.
Inoltre, nel 1996, il Dipartimento di Fisica Augusto Righi dell’Università di Bologna ha donato ben 168 pubblicazioni in onore di Augusto Righi. Questo materiale documentaristico è stato un contributo prezioso per l’allestimento del Museo Righi.
Queste commemorazioni e onorificenze rappresentano solo una parte delle testimonianze dell’importanza di Augusto Righi, evidenziando il profondo legame tra il suo contributo scientifico e la sua città natale, così come la sua influenza duratura nella comunità scientifica. La sua eredità continua a ispirare e ad essere ricordata in svariati modi, sottolineando l’indelebile impronta che ha lasciato nella storia e nella cultura di Montese e nel panorama scientifico internazionale.
Grazie a tutti i lettori per aver dedicato il loro tempo a esplorare la vita e le celebrazioni in onore di Augusto Righi, raccontate attraverso i 12 capitoli. Spero che abbiate apprezzato la storia e che sia stata informativa e interessante. Se avete ulteriori domande o richieste, non esitate a chiedere.